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Data / Ora
Date(s) - 17/05/2017
8:30 pm - 10:00 pm

Location
Teatro Litta

Programma

Omaggio a György Kurtág (1926)
Játékok (1973-2010) selezione
Otto pezzi per pianoforte op. 3 (1960)
Splinters op. 6/d (1978)
Trascrizioni da Johann Sebastian Bach

Pianisti selezionati dal progetto Call for Young Performers
(Masterclass tenuta da Maria Grazia Bellocchio)

LUIGI ANTONIO NICOLARDI – ERICA PAGANELLI
Purcell/Kurtág – Fantasia upon One Note
MAGDALENA CEREZO FALCES
Otto pezzi Op. 3
RICCARDO BISATTI
A flower for Martha
GIORGIO PESENTI
Splinters op. 6/d
ERIK BERTSCH
Ligatura for Ligeti
ALESSIA CECCHETTI
Five-finger play
Scherzo
Tumble-bunny
Double-notes
Russian Dance
Hommage à Farkas Ferenc (evocation of Petrushka)
ERIK BERTSCH
Merran’s Dream (Caliban detecting-rebuilding Mirranda’s dream)
GIACOMO CARNEVALI
Day-dreaming…
In memoriam Pál Járdányi [Preludium a kétzongorás szonátához]
In memoriam Dr. György Nádor
Dialog for the 70th birthday of András Mihály (or: how can one answer to the same 4 sounds with only 3)
LUIGI ANTONIO NICOLARDI-ERICA PAGANELLI
Cloches, Hommage à Stravinskij
DANIELE FASANI
Hommage a Jeney  (Phone numbers of our loved ones 1)
Quarrelling
Hommage a Vidovszky (Phone numbers of our loved ones 2)
(Star-music)
Angrily
Hommage a Varese
Labyrinthine D
Hommage a Zenon
LUIGI ANTONIO NICOLARDI-ERICA PAGANELLI
Choral furieux
GIOVANNI GALLETTA
… and once again: Shadow-play
La fille aux cheveux de lin – enragée
Hommage tardif à Karskaya
Capriccioso – luminoso
Like the flowers of the field
Farewell to Pàl Kadosa
The little squall
Do – Mi D’ arab
In memoriam Maurice Fleuret
LUIGI ANTONIO NICOLARDI-ERICA PAGANELLI
Bach/Kurtág – Alle Menschen müssen sterben BWV 643
RAFFAELLA CALIA
Thus it happened…
Play with infinity
Pantomima
Litigio
LUIGI ANTONIO NICOLARDI – ERICA PAGANELLI
L’homme n’est qu’une fleur (..Sons entrelacés)
ELISABETTA GALINDO PACHECO
Empergos
Hommage à Christian Wolff
Hommage à Ranki Gyorgy
Kettosfogasok
Bogàncs
RAFFAELLA CALIA – ELISABETTA GALINDO PACHECO
Virag az ember
Hommage à J.S.B.
Virag az ember (alio modo)
ERIK BERTSCH
Tears
RICCARDO BISATTI
Hommage a Bartok
Hommage a Ligeti
Hommage a Tchaikovsky
Hommage a Paganini
Hommage a Balint Endre
Hommage a Schubert
Hommage a Scarlatti
Hommage a Kurtag Marta
Hommage a Bach
Hommage a Stockhausen
LUIGI ANTONIO NICOLARDI – ERICA PAGANELLI
J.S. Bach/Kurtág – O Lamm Gottes unschuldig BWV 618
ERIK BERTSCH
Face to face
All’Ongherese – Hommage à Gösta Neuwirth
…humble regard sur Olivier Messiaen…
In memoriam Edison Desinov
Sirens of the deluge – Waiting for Noah
Fugitive thoughts about the Alberti bass
…and once again: Shadow-play
Hommage à Pierre Boulez
Ligatura y
LUIGI ANTONIO NICOLARDI – ERICA PAGANELLI
Bach/Kurtág – Sonatina, dalla Cantata Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit (Actus Tragicus) BWV 10

Scarica il programma di sala del concerto: Programma17maggio

Játékok di György Kurtág è una raccolta di centinaia di brevi pezzi per pianoforte a due e a quattro mani suddivisi in otto volumi. L’opera ha avuto origine nel 1960, anno in cui Kurtág ha composto alcuni brani per suo figlio. Tredici anni dopo, sembra su suggerimento della pedagoga ungherese Marianne Teöke, Kurtág ha scritto un’ulteriore serie di diciannove pezzi che si aggiungono a quelli scritti per il figlio. La scrittura degli Játékok ha da allora accompagnato il compositore per tutta la sua vita. Kurtág ha scritto che l’opera è stata “suggerita dal bambino che si dimentica di se stesso mentre suona, quel bambino per il quale lo strumento è ancora un gioco.” E Játékok significa appunto giochi.
Lobiettivo del compositore nello scrivere questi pezzi non è certo stato quello di sviluppare abilità tecniche sulla tastiera attraverso un metodo, ma quello di sollecitare la curiosità dell’esecutore, di favorire la sua libertà e gioiosità, il suo coinvolgimento immediato nell’esperienza sonora, la sua capacità di ascoltare i suoni prodotti e soprattutto di esprimere emozioni. Scrive Maria Grazia Bellocchio: In Játékok si trovano piccole formule, poche note, in cui Kurtág sembra poter riversare tutta la sua vita. È probabile che dentro questi pezzi, che sono quasi un diario, abbia messo dei suoi ricordi: il pensiero per una persona, il ricordo di un compositore o di una danza, un dolore o un lutto. Kurtág ha una tale fantasia e intensità che credo che qualsiasi cosa vede possa diventare musica.”
I giovani pianisti che si alternano nell’esecuzione degli Játékok e di altri pezzi pianistici di Kurtág hanno seguito la masterclass di Maria Grazia Bellocchio iniziata lo scorso dicembre.

 

 

 

 

 


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