

Il focus che ogni anno Rondò riserva a un soggetto specifico – un singolo compositore, un periodo storico o un’area geografica – è rivolto quest’anno a Stefano Gervasoni, che sarà compositore ospite della nostra stagione. Divertimento Ensemble, nei suoi quarantatré anni di attività, ha seguito il percorso creativo di Stefano fin dalle sue prime composizioni, realizzandone diverse prime esecuzioni e un cd monografico. A lui dedicheremo quest’anno il Call for Young Performers di pianoforte (aperto anche alla musica da camera), una parte del repertorio del Call for Young Performers di canto, il concerto inaugurale della stagione, che quest’anno avverrà il 15 gennaio nella Sala Puccini del Conservatorio di Milano, il progetto Giocare la musica e un Happy Music, incontro informale durante il quale il pubblico potrà conoscere da vicino il compositore e dialogare con lui. Nella stagione verranno eseguite complessivamente sedici sue partiture, quasi tutte scritte nell’ultimo decennio; un secondo CD con il programma del concerto inaugurale uscirà entro la fine di Rondò2020. Rispetto a precedenti focus dedicati ad altri compositori, quello che riserviamo quest’anno a Stefano è qualcosa di più di un semplice omaggio. Stefano sarà presente in molte occasioni durante la nostra stagione, lavorerà con noi, ma anche con gli studenti selezionati dai nostri corsi, con i bambini del progetto Giocare la musica, sarà docente del nostro International Workshop for Young Composers a Bobbio. La sua sarà una presenza attiva, anche nella relazione con il nostro pubblico, che lo potrà incontrare in diverse occasioni di scambio e confronto.
Nei programmi della stagione ricorrerà con una certa frequenza anche un secondo nome, quello del giovane Francesco Ciurlo, il nostro nono Compositore in residence: eseguiremo, raggruppate in tre concerti, cinque sue partiture, fra le quali una appositamente commissionata per Rondò 2020.
Proseguono gli Autoritratti dei musicisti di Divertimento Ensemble, che ricevono sempre una calorosa, e quasi direi affettuosa, accoglienza dal pubblico. Quest’anno “si presenterà” il clarinettista Maurizio Longoni e si “ripresenterà” il trombonista Corrado Colliard, ma quello di quest’anno lo potremmo chiamare “autoritratto con allievi”, perché vedrà esibirsi il maestro insieme ad alcuni dei suoi giovani allievi del Conservatorio di Novara.
La vocazione di sostegno ai giovani, soprattutto compositori ma anche esecutori e direttori d’orchestra, che caratterizza da tempo l’attività di Divertimento Ensemble si è andata intensificando grazie anche alla costituzione in questi ultimi anni di “reti” internazionali che facilitano e promuovono scambi proficui.
Da otto anni Divertimento Ensemble è partner di Ulysses, un network che unisce 13 fra le più importanti istituzioni europee che si occupano di formazione e di sostegno della musica d’oggi; anche nel 2020 alcuni progetti di formazione come l’International Workshop for Young Composers di Bobbio e il Corso di Direzione d’orchestra per il repertorio per ensemble dal primo Novecento ad oggi di Moncalvo, nonché i concerti a questi collegati, sono sostenuti e condivisi dal network. Un secondo progetto europeo è DYCE – Discovering Young Composers of Europe, ideato e promosso da Divertimento Ensemble, capofila di un network sostenuto da Fondazione Cariplo e dalla Comunità Europea che ha come partner l’ensemble norvegese Cikada, lo spagnolo Taller Sonoro e l’estone Ensemble U:. Dei quattro giovani compositori votati lo scorso anno dal pubblico, al termine della “maratona” di concerti del 28 aprile, saranno presentate al pubblico milanese le nuove composizioni a loro espressamente commissionate.
Ascolteremo i cantanti, i pianisti e gli strumentisti selezionati dai citati Call for Young Performers, master class di canto tenuta da Alda Caiello e master class di pianoforte e musica da camera con pianoforte tenuta da Maria Grazia Bellocchio. Ritroveremo pianisti e strumentisti già incontrati in passate edizioni di Rondò selezionati da precedenti Call.
Non meno importante per quanto riguarda il nostro rapporto con i giovani è la collaborazione con il Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano, che si articola in forme diverse. Momento centrale di questa collaborazione è la fusione di Divertimento Ensemble con l’ensemble degli studenti di m2c–Istituto di musica moderna e contemporanea del Conservatorio milanese, al fine di creare una formazione ampia, in grado di affrontare un repertorio poco frequentato perché con un organico troppo piccolo per un’orchestra sinfonica e troppo grande per un ensemble.
Infine, grazie all’accordo con i giovani coreografi e danzatori di Fattoria Vittadini, un’occasione speciale è offerta ai tre compositori selezionati dagli Incontri internazionali per giovani compositori ‘Franco Donatoni’ che sono in cartellone quest’anno e a cui commissioneremo un nuovo pezzo per ensemble e danzatori.
Le prime esecuzioni assolute previste quest’anno sono 33, per la maggior parte di giovani compositori, ma alcune di compositori già affermati e noti al pubblico di Rondò: Gabriele Manca, con un pezzo per pianoforte solo; Claudio Ambrosini, con un pezzo per grande ensemble; Daniele Ghisi, con un concerto per due trombe, pianoforte, ensemble ed elettronica; Luigi Manfrin, con un pezzo per oboe e ensemble.
Anche quest’anno ospiteremo due formazioni europee, con l’obiettivo di far conoscere al nostro pubblico repertori che Divertimento Ensemble, nonostante la sua curiosità e disponibilità, non arriva a frequentare: si tratta dello spagnolo Taller Sonoro e del francese Collective lovemusic.
Non siamo soliti seguire le ricorrenze, ma non potevamo rimanere indifferenti al centenario della nascita di Bruno Maderna, e al ventesimo anniversario della scomparsa di Franco Donatoni, compositori a me particolarmente cari, che ho potuto conoscere e frequentare assiduamente, e amati da tutti i musicisti dell’ensemble che si sono avvicinati a loro attraverso la loro musica.
Di Maderna eseguiremo Venetian Journal, uno dei pezzi per ensemble più noti del compositore veneziano e che Divertimento Ensemble ha registrato nel 2002 per un CD Stradivarius, e a lui dedicheremo un Happy Music, in cui parleremo della sua poetica anche attraverso l’analisi di uno dei suoi radiodrammi più noti, il Don Perlimplin. Donatoni sarà presente nel cartellone con la prima esecuzione italiana di Flans, per soprano di coloratura e ensemble.
Nella stagione 2020 di Rondò, il nostro impegno nell’aiuto all’ascolto e all’approfondimento delle nostre proposte musicali si articola in quattro diverse direzioni.
Il gradimento espresso lo scorso anno dal pubblico per la formula “ascolto e riascolto” ci ha spinti a riproporla; anche quest’anno alcuni concerti dedicheranno un’attenzione particolare a una composizione: la partitura, dopo l’esecuzione, sarà commentata dall’autore, con esempi musicali realizzati dal vivo dai musicisti dell’ensemble, e riproposta al pubblico con una seconda esecuzione, che favorirà un ascolto sicuramente più consapevole e approfondito.
Le tre partiture che proponiamo con questa modalità “bis” sono Immagini da Escher di Ivan Fedele e due pezzi di Claudio Ambrosini, la novità per grande ensemble e una sua composizione meno recente, De Vulgari Eloquentia.
Una seconda direzione è costituita dai pluri-collaudati Happy Music, gli incontri in forma conviviale con compositori, musicisti e musicologi sui temi proposti dai concerti di Rondò. Due gli incontri programmati per il 2020, a cui già abbiamo accennato, su Stefano Gervasoni e Bruno Maderna.
Ripeteremo per il terzo anno consecutivo il Laboratorio di Ascolto Musicale (LAM), tenuto da Giuliano Goldwurm; il laboratorio (a numero chiuso, previa iscrizione) si svolge nell’arco di tre mesi e si configura come un percorso di esplorazione del linguaggio musicale, in particolare di quello contemporaneo, mirato a sviluppare la capacità di ascolto analitico attraverso l’individuazione degli “ingredienti” della musica e a tentare di “decifrare” le sensazioni immediate dell’ascolto. Quest’anno il laboratorio sarà arricchito da alcuni interventi di compositori e musicisti dell’ensemble – questi ultimi in veste anche di interpreti dal vivo – che racconteranno ai partecipanti il loro personale “punto di ascolto”.
Infine, una novità per chi desidera invece sperimentare il linguaggio musicale contemporaneo dal suo interno, come interprete, pur non essendo un musicista: potrà farlo partecipando al Laboratorio di Improvvisazione ed Esecuzione Musicale (LIEM) tenuto dal nostro percussionista Elio Marchesini. Non è richiesta nessuna competenza musicale, ma soltanto, come sempre, la voglia di mettersi in gioco e di cimentarsi, anziché con la voce – come è stato per chi ha partecipato a Le Nuove Voci di Divertimento Ensemble che ritroveremo nel 2021 – con il suono delle percussioni. Il Laboratorio si articola in sette incontri che termineranno con una performance pubblica durante la quale i partecipanti, insieme ai solisti di Divertimento Ensemble, eseguiranno Tierkreis di Karlheinz Stockhausen preceduto da una breve jam session di improvvisazione.
Sandro Gorli
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