Chi ci segue da tanti anni forse si annoierà a leggere che anche la XV stagione di Rondò è la passerella su cui sfilano i molteplici progetti che Divertimento Ensemble dedica da tempo ai giovani; ma questa è la realtà anche nel 2018 e presumibilmente non cambierà presto. Spero d’altra parte che questa mia breve presentazione possa essere letta da sempre nuovo pubblico e non posso quindi non sottolineare il tratto più caratteristico della programmazione di Rondò.
I giovani sono allora una parte importante della stagione: in primo luogo giovani compositori, selezionati dai nostri concorsi, o segnalati dai partner di Ulysses, il network europeo di cui facciamo parte dal 2012, o incontrati durante le mie incursioni curiose sul web, ma anche giovani esecutori e direttori d’orchestra che hanno seguito i corsi e le masterclass di IDEA, la neonata accademia di Divertimento Ensemble.
Insieme a loro, come sempre, sono presenti i grandi maestri del Novecento e alcune fra le figure italiane ed europee più significative e di riferimento attive in questi anni.
Le prime esecuzioni assolute previste quest’anno sono 28, quasi tutte di giovanissimi compositori; fra queste, una novità di Vittorio Montalti, il compositore in residence per il 2018, di cui eseguiremo complessivamente cinque composizioni.
Due concerti avranno due giovani direttori ospiti: l’argentino Marco Seco, già presente nella scorsa stagione alla guida di Whiter Would You Go? di Alessandro Solbiati, e l’ucraina Viktoriia Vitrenko, protagonista dei concerti conclusivi del Corso di di rezione d’orchestra nel 2016 e nel 2017.
A un giovane pianista romano che per due anni ha seguito le masterclass di Maria Grazia Bellocchio, Erik Bertsch, abbiamo affidato la prima esecuzione italiana di un complesso lavoro per pianoforte ed elettronica di Marco Stroppa, Miniature estrose, la cui durata occupa un intero programma.
Avremo due concerti con i giovani percussionisti e i giovani cantanti che hanno seguito le masterclass di Gert Mortensen e Alda Caiello e un concerto con i giovani musicisti selezionati dalle più prestigiose accademie europee per la musica contemporanea riuniti nell’Ulysses Ensemble, un progetto nato lo scorso anno all’interno del network Ulysses.
Alle radici del secondo Novecento musicale in Italia è dedicato il breve ciclo di concerti che abitualmente teniamo al Museo del Novecento, la domenica mattina: Luigi Dallapiccola, Giacinto Scelsi e Bruno Maderna sono tre compositori che riteniamo, per ragioni diverse, oltremodo importanti, tre forti individualità con pochi punti di contatto fra loro, che hanno influenzato a lungo e in tre direzioni diverse le generazioni successive.
Molti altri “classici” del ‘900 sono presenti nei concerti di Rondò: Georges Aperghis, Harrison Birtwistle, Pierre Boulez, John Cage, Niccolò Castiglioni, Gérard Grisey, Sofija Gubaidulina, Mauricio Kagel, Karlheinz Stockhausen, Toru Takemitsu e soprattutto György Ligeti a cui è dedicata la masterclass di Maria Grazia Bellocchio che terminerà con l’esecuzione integrale della sua produzione pianistica da parte dei pianisti che vi hanno partecipato.
Molti anche sono i compositori italiani ed europei proposti nei nostri programmi a cui i più giovani guardano come a figure di riferimento per la forza della loro invenzione e l’originalità del loro pensiero; mi limito qui a ricordare gli italiani Claudio Ambrosini, Francesco Filidei, Stefano Gervasoni, Mauro Lanza, Gabriele Manca, Marco Momi, l’austriaco Beat Furrer, che ritorna due volte in due diversi concerti, il francese Franck Bedrossian e l’inglese Rebecca Saunders.
Ai musicisti di Divertimento Ensemble, che con le loro curiosità, esperienza e passione rendono possibile ascoltare le oltre 120 partiture che ogni anno compongono il cartellone di Rondò, abbiamo voluto dedicare a partire da quest’anno un nuovo ciclo di concerti. Chi frequenta da qualche tempo Rondò ormai li conosce, avendoli ascoltati in quasi tutti i concerti, spesso in ruoli solistici. Vogliamo farveli conoscere meglio offrendo a ciascuno il tempo per un “autoritratto”, ovvero un concerto solistico con un programma scelto da loro, con i pezzi che più amano, nei quali più si identificano. Iniziamo con cinque solisti: l’oboista Luca Avanzi, il percussionista Elio Marchesini, il violinista Lorenzo Gorli, la violoncellista Martina Rudic e la pianista Maria Grazia Bellocchio, ma continueremo nei prossimi anni programmando gli autoritratti di tutti gli altri.
L’entusiasmo e il successo riscossi dal coro Le Nuove Voci di Divertimento Ensemble, costituito lo scorso anno per l’esecuzione del la nuova partitura di Alessandro Solbiati già citata, ci hanno convinti a ripetere il progetto, commissionando un nuovo lavoro a Gabriele Manca a cui, volendo dare un seguito al progetto “migrazioni” dello scorso anno, abbiamo dato come tema l’accoglienza dell’altro.
Continuano anche quest’anno le attività che da tempo portiamo avanti per aiutare il pubblico nell’ascolto e nell’approfondimento delle nostre proposte musicali: il ciclo Take Your Time, lezioni sul rapporto fra la musica d’oggi e le sue origini tenute da Alessandro Solbiati, Michele Tadini e Alfonso Alberti, gli Happy Music, incontri in forma conviviale su argomenti legati ai concerti programmati, che da quest’anno avverranno nella nuova sede alla Fabbrica del Vapore, gli incontri con i compositori che talvolta precedono i concerti, le prove aperte che permetteranno due ascolti ravvicinati di uno stesso pezzo, occasione assai rara a trovarsi.
Sandro Gorli
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